Non è nel lessico delle democrazie liberali il sostantivo ‘ modello’. Loro preferiscono  ” princípi” e ” libertà”.

Nel linguaggio  della politica la parola  ‘ modello’va di pari passo con ‘ideologia. ‘

Sono le  ideologie che predispongono ‘modelli ‘-in genere’ nuovi ‘-per società da fondare o rifondare .

L’ideologia confeziona il vestito e la taglia, sceglie la stoffa, lo stile.

Dopodiché lavora per far entrare nel modello così confezionato il corpo sociale sotto le sue cure . Il vestito è e rimane quello. Chi ci deve entrare deve adattarsi, dimagrire, ingrassare,  tagliarsi porzioni di arti o aggiungere protesi, perfino cambiare espressione .

In una parola violentarsi o essere violentati per rispondere alla vestibilità del ‘nuovo modello’pensato dall’ideologia.

L’ideologia che propone il modello, lo rende accettabile allegandovi una sorta di premio ‘ a domani ‘: la promessa di un ‘futuro migliore’.

Promessa che fa sottintendere sacrifici durante l’operazione di vestizione, sempre lunga e perlopiù ‘ a mai’.

È il modo per assicurarsi  un’adesione, dicono i politologi, ” quasi religiosa”. Se promoter del nuovo modello è una personalità carismatica tutto risulta più semplice.

Il passo da ideologia a nuovo modello è automatico.

Quello da nuovo modello a dittatura, possibile.

Quello da nuovo modello a governo totalitario, quasi certo.

Si ha governo totalitario anche in regime democratico apparente: ci sono i parlamenti,  le elezioni, ma l’ordinamento funziona con il potere consegnato a oligarchie estranee al circuito democratico, con il pensiero unico trionfante e le decisioni prese nei veri centri di potere.

È il profilo della postdemocrazia finanziaria,  che oggi si sta affermando in Italia e in buona parte del mondo occidentale.

Il recente G20,  ha mostrato come la postdemocrazia affermi  il suo lessico, i suoi principi, i suoi temi .

Si rinnova il concetto di governo totalitario, non più violento e sanguinario come lo fu nel secolo breve, ma con le apparenze di portatore di libertà progresso e buone novelle, meno impattante, più insidioso, duraturo, organizzato.

E’ sufficiente riportare due dichiarazioni al G20 brevissime, una di Biden e una di Draghi,  in pratica due confessioni, per confermare la disamina, financo nei particolari .

Biden : ‘Abbiamo bisogno di dimostrare che le democrazie possono funzionare e possiamo creare un NUOVO MODELLO ECONOMICO Tu lo stai facendo (rivolto a Draghi)”.

Draghi:”Stiamo costruendo un NUOVO MODELLO ECONOMICO e il mondo sarà migliore”.

Biden va rettificato sul temine ‘democrazia ‘. Che le democrazie funzionino si sa e non c’è bisogno di dimostrare nulla.

Da dimostrare è se  si possono forzare in modo anti liberale   le istituzioni democratiche e comprimerle in uno schema totalitario ( postdemocrazia)con lo scopo di affermare un ‘nuovo modello economico ‘.

Draghi completa il quadro : Il Nuovo Modello Economico darà un ‘mondo migliore ‘.

Questa  e’ la forma con la quale il secolo ventunesimo rinnega duecentocinquant’anni di lotte per diritti e libertà,  a favore di un totalitarismo sostanziale in nome di un ipotetico mondo ‘migliore’ perche’ governato dai ‘ migliori’.

I ‘migliori’sono coloro che si dimostrano i più capaci a raggiungere il target del Nuovo Modello Economico : il profitto. Così il cerchio si chiude.

Chi pensa che questo stravolgimento  sia ineluttabile e vada assecondato, magari salendo nel carro,  non ha capito che la sua vittoria distruggera’ il genere umano e il pianeta assai prima delle minacce climatiche .