Questa è l’estate in cui si dibatte sulle spiagge definite ‘ semideserte’ a causa, si è detto, del caro-ombrellone. 

Nella realtà il prezzo abnorme si è rivelato nei fatti marginale e relativo a una percentuale molto contenuta di stabilimenti, anche nei lidi vip. 

Ai media la notizia è apparsa succulenta tanto da occupare le prime pagine e spazi ampi nei notiziari.

L’opposizione  ha partecipato alla kermesse e ha imputato l’accaduto alla diminuzione delle presenze turistiche. Attacco alle politiche promozionali del governo, al ministero e all’inviso ministro.

Il governo risponde, con numeri, statistiche, vantando un incremento di turisti.

Una serie di falsi obbiettivi ai quali tutti hanno dato il loro contributo. 

Come se fosse comune intento  evitare il problema reale. 

La domanda che esigeva una risposta non erano i ricami sul caro-ombrellone .

Nè tantomeno le statistiche sull’afflusso turistico.

La domanda vera è perchè gli italiani riducono, annullano, non vanno in 

L’Italia non è sotto l’ombrellone perchè vive un pesante declino sociale e i ceti medi sono impauriti e si vedono spazzare via da una politica economica suicida e gregaria del governo detto dai più Draghi2.

La minoranza è interessata alla polemica da twitter e è impegnata nella difesa dei diritti civili e è del tutto assente sul fronte di quelli sociali. 

L’unica risposta pervenuta sul tema ‘ Gli italiani non vanno al mare perchè approfittano delle compagnie low cost e vanno all’estero ‘. Meglio il silenzio.

Il comportamento di governo e opposizione confermano il funzionamento dell’alleanza. In questo caso si concretizza nello sviamento dalle ragioni reali. Si conferma l’appartenenza allo stesso fronte dove ciascuno controlla il suo segmento di gregge e fa la sua parte in commedia.

Ai più attenti non è sfuggito come funzioni il gioco delle parti anche nelle promesse. Meloni quando era all’ opposizione del governo sostenuto anche dal partito di cui oggi la Schlein è segretario, prometteva che lei premier avrebbe disaccoppiato il prezzo del gas da quello dell’energia.

Parlare complesso che significa meno costi per i consumatori, stabilità dei prezzi e lo sganciamento da politiche finanziariste e speculative.

Provvedimento essenziale e promessa mai mantenuta. 

A parti rovesciate la richiesta più importante che Schlein rivendica è lo stesso disaccoppiamento.

Un solo partito, dove ognuno inverte il copione secondo necessità.

Prova del teatrino in corso anche in tempo ferragostano.

Per rimanere sulle spiagge data la stagione, si ricorderà come Il governo e tutta la maggioranza abbia disatteso l’impegno per la tutela delle posizioni dei concessionari degli arenili e abbia invece dato il via all’indizione di aste in ossequio alla cosiddetta direttiva Bolkestein. Cioè libera concorrenza che avrebbe dovuto generare prezzi e costi competitivi per l’utenza.

Si ricorderà anche come pd e sinistra in genere sostenessero il metodo delle aste. Sarebbero finiti gli arbitrî delle rendite di posizione. Si sarebbero abbassati i costi  degli affitti dei posti ombra e le spiagge sarebbero finalmente diventato patrimonio popolare. 

Anche in questa annosa vicenda il partito Meloni- Schlein ha interpretato ottimamente il copione.

In questo caso l’azione congiunta di chi ha rinunciato a salvare i concessionari e di chi voleva le spiagge gratis, hanno dato in concreto il là alla svendita di un patrimonio nazionale e alla conquista di un altro pezzo del paese a speculazione e oscure rendite.

Si è avviato  un percorso  che già prima dell’apertura delle procedure, sta generando profitti ai soliti noti che si sono accaparrati i siti migliori per ivi rimanere stabilmente anche dopo le gare. Questi movimenti hanno già provocato rincari, ingigantito i costi e generato nuovi  modi per rendere esclusivi gli arenili con attività estranee al contesto.

Dall’annuncio delle aste le concessioni sono scambiate anche a milioni di euro , sborsati da multinazionali , società ipercapitalizzate, da fondi la cui origine è quella che è. Il costo della fruizione delle spiagge non solo non diminuisce ma talvolta si impenna in guisa anomala.

Ennesima lezione della sostanziale intesa di un contesto politico che ha per scopo durare esso stesso e far conseguire rendite di posizione e spazi utili ai loro garanti e mandanti, fondi di investimento,  banche e capitali d’assalto.Pregiudizi notevoli a utenti, piccole imprese locali  tessuto sociale  e economico territoriale. E colpo grave all’interesse nazionale