Diceva Indro Montanelli che un pezzo per essere efficace deve essere breve (il famoso limite invalicabile delle 3000 battute)e trattare di un argomento soltanto.Se si parla delle rondini , non si puo’ disquisire sulla flora e la fauna dell’orbe terraqueo.Da qualche giorno sono in difficolta’:avrei tanti temi per le ‘cronache del contagio’, che verrebbe fuori un pippone da squalifica a vita.
Sto alle regole: tutti ci ricordiamo il delirio contro ‘ i politici professionisti’ o meglio ‘ i professionisti della politica’. Requisito per piacere al popolo , anzi alla ggente era ‘ non aver mai fatto politica in precedenza” , “ essere uno di noi” perche’ in democrazia ‘ uno vale uno’.Io ero ( e rimango ) avversario dei politici maneggioni, dei mesterianti, non necessariamente ladri o corrotti, ma che brigano ,intrugliano, quelli che se mi dai il voto, ti faccio avere…’ .Ma mai ho avversato i metodi di chi di politica ci capisce.Il problema non e’ essere o meno ‘ professionisti della politica’ ma agire in politica con professionalita’. Io avvocato , con il piacere del giornalismo, ho fatto decenni di politica , non essendo un professionista alla Fini o alla D’ Alema ,ma ho cercato di farla sempre con professionalita’. Adesso gli ignoranti della materia e un po’ incompetenti in genere ( senza far nomi e polemica trita) ma anche gente brava in altri settori ma che ogni mattina quando si svegliano vanno da una parte e la politica dall’ altra( anche qui,niente nomi), hanno preso in mano il pallino e si e’ prodotto un meticciato di ignoranza, arroganza , presunzione ,che corre per binari sbullonati e
disallineati ,deragliando ad ogni curva. Questa ibridazione del peggio ci ha regalato leader che definire inadeguati sembra improvvido per difetto e che avrebbero avuto ben altri destini non cosi’ smaglianti se il corso degli eventi non avesse favorito la follia collettiva della condanna a morte della politica e delle istituzioni di rappresentanza .Ogni scelta comporta delle conseguenze. Costoro ,assisi in posti immeritati ma consapevoli che ‘ se ci sono arrivato io ci possono arrivare tutti’ e ‘ ora che ci sono arrivato ci vorra’ il Padreterno per sbaraccarmi’ si son messi di buzzo a far selezione dei compagni di viaggio e li hanno cercati adatti alla bisogna : piu’ inadeguati,piu’ impreparati, meno sfacciati, spesso un po’ cosi’ ,servili al di la’ di ogni immaginazione.
In mezzo a questo delirio di cicale e grilli gorgheggianti con seguito di gregari muti ,impegnati a far la ruota, si e’ materializzata la tragedia delle tragedie: la burocrazia, quella si’ preparata , esperta,pagatissima nei posti di comando , e’ balzata in testa ,li ha messi tutti nel taschino , si e’ resa indispensabile anche per i passaggi piu’ banali ed ha consolidato il suo dominio sul paese .Ci ha fatto tutti prigionieri ,asfissiati dai suoi tortuosi e mortiferi meandri.Perfino Zingaretti,pd,segretario di un partito che della burocrazia e delle procedure ha fatto una religione ormai secolare ,perfino lui ha detto, ‘ c’e’ troppa burocrazia che inceppa il paese.” Il che significa , detto da lui,che o ci si entra a ‘o pallone o gamba’o siamo fritti.L’olio gia’ sfrigola che e’ un piacere.