Mio fratello, una vita da top manager, esperto del Mondo di sopra, all’inizio della guerra mi inviò un sms ‘ L’America è disposta a combattere la Russia fino all’ultimo ucraino’.

Negli stessi giorni il Presidente Biden si connotò per gli epiteti contro Putin, suicidiari sulla via della pace.

Mi venne in mente una frase di Ken Follet  “uno stupido è uno stupido  ma uno stupido alla Casa Bianca è la cosa più pericolosa del mondo ‘.

Poi le cose si misero in un piano inclinato fino alla fornitura al paese aggredito di armi con stanziamenti da capogiro. Si disse che le armi sarebbero servite per aiutare l’Ucraina a resistere. Poi il target mutò :si disse che le armi e gli aiuti sarebbero serviti “per sconfiggere la Russia” e che la guerra sarebbe durata ‘molto a lungo’.

La Russia annunciò  ‘ armi segrete’ e rinforzò l’impegno bellico tanto che, in un crescendo apparentemente insensato, si prevede l’annuncio della ‘ guerra totale ‘ da parte di Putin. Sopravveniva nel frattempo la richiesta mai formulata nei 70 anni precedenti, di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato. Mi rimbalzò in testa quanto fu detto  da Brzezinski – come si racconta-al tempo del tentativo di integrare la Russia in Europa ” La Russia va ricacciata in Asia”.

Oggi le cose appaiono più chiare e i comportamenti ritenuti privi di senso sono declinabili nel modo giusto. Il globalismo planetario auspicato dalla postdemocrazia finanziaria prevedeva un mondo dominato dal mercato. ‘Mercati sopra, stati sotto’, come dice Tremonti. Il mercato avrebbe dovuto essere guidato dalla finanza occidentale.

In quest’ottica nel 2001 fu ammessa nel club del mercato mondiale ( W. T. O. ) la Cina e nel  2012 la Russia. Il fine era immettere nel libero mercato 2 miliardi e passa di consumatori da  utilizzare anche come lavoro a basso costo. Inoltre sarebbero stati introdotti nel mercato finanziario fiumi di risorse diversamente scarsamente utilizzabili dalla speculazione internazionale.

Mossa improvvida e l’occidente finanziario e globalista ebbe la sorte dei pifferi di montagna. Era andato per suonare e fu suonato. L’Oriente produsse a basso costo ma per sè e invase i mercati. I suoi fondi sovrani si rimpinzarono  e arrivarono a acquistare molto del debito pubblico USA. La Russia fu strategica nella fornitura dell’energia.

Andò a finire che il mondialismo speculativo stava diventando un’arma in mano all’Oriente per vincere lo scontro economico con i faraoni di Wall Street. La frase attribuita a Brzezinski si dimostrava profetica.

Non interessa se questa guerra è stata causata anche in piccola parte dalla pressione americana sui nervi scoperti della Russia. L’importante è che  questa guerra è la profasis(il ‘pretesto ‘secondo l’insegnamento dello storico Polibio)per ricondurre il mondialismo a dimensioni più autarchiche. Una marcia indietro e un futuro che sa di passato : occidente di qua, oriente di là.

Con alcune precisazioni : l’oriente conta  tanti miliardi di abitanti come l’occidente e la partita economica adesso è apertissima, con una sola certezza : i poveri ( oriente) saranno più ricchi  i ricchi ( occidente ) saranno più poveri. L’oriente è dotato di armi nucleari in tutti i suoi partecipanti ( Russia, Cina, Pakistan, India ) l’occidente no.

Il continente europeo perde ogni chance di blocco autonomo e diviene precipuamente risorsa bellica al servizio del nord atlantismo ( N. A. T. O. :North Atlantic Treaty Organisation), avamposto dell’impero che è aldilà del mare. In questo contesto è più comprensibile ma egualmente inescusabile la fuga americana dall’Afghanistan.

Fuga disonorevole, precedente da rammentare  per gli uomini-America europei ( Macron, Johnson)e nazionali( Draghi, Mattarella, E. Letta, M. Maggioni per tutti). Il first America presuppone al bisogno analoga fuga dall’Europa.

Riformulo a questo punto   l’sms di mio fratello ‘L’America è disposta a combattere la Russia fino all’ultimo europeo’.