(Lapresse)

Maria Giovanna Maglie e’ un ingegno sui generis,una personalita’di rilievo capace di scompaginare gli assetti e di affermare con sincerita’opinioni anche fuori dal coro.Ogni tanto s’imbatte in uno sponsor,ma sempre a termine.Talvolta ci scambio qualche idea.
L’altro giorno mi chiese quali alternative vedessi all’orizzonte.La risposta fu semplice :lavorare,divulgare,sperare ,aspettare.Lei sconsolata :”Non mi hai indicato una via d’uscita alternativa,scusa, se non aspettare la fine della legislatura.Potrebbe essere tardi.”
In politica i disegni futuri lasciano un po’ il tempo che trovano. E’ illusorio ipotecare il domani con progetti e strategie .Questo non equivale a non avere principi,obbiettivi, predisporre strade e mezzi .Significa che non si puo’determinare in anticipo se ci saranno le condizioni per avere il successo programmato.In politica le variabili sono tali che aspettare e’di per se’un’alternativa.E’lavorare per esserci ,giusti al momento giusto.Nei miei giri toscani ero solito utilizzare un’immagine.Dicevo ‘Noi qui dove -come dice Benigni-si beve latte e comunismo sin dalla nascita,siamo tagliati fuori. Ma potrebbe cambiare.Sara’ un lampo, un treno che tutte le mattine da decenni passava alla stazione e non si fermava mai, quella mattina invece si fermera’. Scendera’il comunismo e salira’chi sara’ li’ col bagaglio pronto ,i soldi per il biglietto e il corredo che si conviene.Il treno non si fermera’ una seconda volta per imbarcare i ritardatari.Forse non si fermera’ piu’.Esserci ed essere pronti e’ la sola strategia possibile ,l’unica concreta alternativa.La storia della politica e’ ricolma di esempi , nei quali l’opportunita’era imprevista e fu colta da chi c’era ed era per cosi’ dire ‘al pezzo.’Lenin pochi mesi prima di essere catapultato in Russia dai tedeschi cogliendo al volo l’opportunita’ di scambiare il passaggio con la promessa di una pace separata ,aveva detto che lui forse non avrebbe visto ‘le battaglie decisive’ perche’ ormai anziano ( aveva 47 anni) ,’ma prima o poi le sue idee avrebbero trionfato”.Colse l’opportunita’ e cambio’la storia.Esempi minori:Gianfranco Fini si opponeva all’introduzione del maggioritario, temendo di essere escluso dai giochi. Il suo da partito da prefisso telefonico si trasformo’in un attimo in partito di governo.Occhetto sicuro vincitore delle elezioni del 1994 ,alla cui causa avevano concorso tutte le forze e i poteri significativi in un progetto vasto e non banale,fu sconfitto da un neofita privo di qualsiasi accredito. Non e’ vero che non ci sono alternative e che tanto vale costituirsi a Draghi e c.L’alternativa c’e’ sempre. In quell’attimo bisogna esserci , attrezzati e pronti ,
per salire nel treno quando si fermera’.Rinunziare a questa chance e’ la vera assenza di alternativa .Se ci arrendiamo,consegnamo l’Italia ai carnefici,da stato a colonia da nazione a protettorato, con sospensione di fatto di ogni liberta’ e una stazione di arrivo assicurata : deposito treni a fianco della grecia.C’e’un altro problema:come B ai tempi del Nazareno ,oggi Salvini sembra ripercorrere quei sentieri disastrosi propugnando un governo targato UE,con Draghi a capo.Fasullo e’l’alibi per questa scelta :” peggio di cosi’ mai.”Conte e c.sono un disastro ,ma si puo’sperare di cambiare.Con quelli che verrebbero, come venne Monti nel 2011, si aprirebbero le porte dell’inferno e le chiavi le butterebbero a mare .